A cura di:
Maria Letizia Caldelli, Mireille Cébeillac-Gervasoni, Nicolas Laubry, Ilaria Manzini, Raffaella Marchesini, Filippo Marini Recchia, Fausto Zevi
Language:
Pages: 868
Binding: Paperback
Dimensions: 21x28 cm
ISBN: 978-88-6969-612-1
Ostia è, dopo Roma, la città dell’Impero che ha restituito il maggior numero di iscrizioni latine. Dopo la pubblicazione del XIV volume del Corpus Inscriptionum Latinarum (1887) e del Supplementum Ostiense (1930), molto altro materiale è venuto alla luce, in gran parte nel corso dei ‘Grandi Scavi’ degli anni 1938-42, ma è rimasto in gran parte inedito. Da qualche anno un gruppo di studio italo-francese ha dato avvio a un progetto sistematico di pubblicazione, di cui questo volume costituisce un risultato. Nella sua prima edizione, uscita nel 2018, il volume comprendeva circa 2000 iscrizioni funerarie provenienti da Ostia e conservate a Ostia (oltre a 168 perdute), con schede scientifiche e fotografie di alta qualità, eseguite a cura della competente Soprintendenza, che apportano un considerevolissimo contributo alla conoscenza dell’onomastica e delle famiglie della città, nonché agli Iura Sepulchrorum. Al catalogo seguivano gli indici epigrafici con la tradizionale ripartizione tematica. Chiudevano il volume una bibliografia abbreviata, indici e corrispondenze inventariali. La nuova edizione aggiorna il volume del 2018 con una premessa esplicativa iniziale e un supplemento aggiunto in calce che in primo luogo comprende, oltre ad alcuni recuperi e riletture di iscrizioni precedentemente date come perdute, numerosi nuovi attacchi tra i frammenti epigrafici considerati, con completamenti spesso determinanti per la comprensione del testo e la sua attribuzione ad una o altra categoria; seguono sezioni di precisazioni e integrazioni bibliografiche e, infine, la pubblicazione di una trentina di nuove schede relative a frammenti epigrafici del Lapidario ostiense che, per ragioni diverse, non erano stati precedentemente presi in considerazione. Interamente rivisti e sistematicamente corretti sono tutti gli indici, onomastici e bibliografici, oltre a quelli delle iscrizioni edite e delle corrispondenze inventariali.