Renata Segre
Lingua: it
Pagine: 620
Rilegatura: Paperback
Dimensioni: 16x23 cm
ISBN: 978-88-6969-553-7
Una storia della presenza ebraica a Venezia e nella Serenissima Repubblica prima dell’istituzione del Ghetto di Venezia non era ancora mai stata scritta, in assenza di un’indagine nelle fonti documentarie degli archivi e delle biblioteche. Questo libro, frutto di una ventennale ricerca sistematica, intende smentire il mito di uno stanziamento degli ebrei a Venezia solo dal 1516. L’ambito documentario copre quasi trecento anni (tra metà del Duecento e secondo decennio del Cinquecento), ossia dalle prime sicure presenze di ebrei al loro definitivo insediamento nell’area urbana denominata Ghetto (nuovo), in un periodo particolarmente travagliato della storia veneziana. In questo quadro storico, un rilievo speciale va riconosciuto a Mestre, che, a ridosso del XV secolo, assurse a capitale dell’ebraismo veneto: non solo vi operavano i banchi di prestito feneratizio, ma vi trovarono sede l’unica sinagoga ufficiale, l’ostello e il cimitero. Purtroppo nessuna di queste testimonianze si è preservata, e la stessa memoria di quella comunità si è presto cancellata. Una vicenda molto simile si è prodotta a Treviso, primario centro ashkenazita, scomparso a fine Quattrocento, a differenza di Padova, sola tra le maggiori e più antiche comunità ebraiche a superare i secoli, senza mai poter contendere la primazia al Ghetto di Venezia.