L’Odissea, con i viaggi tra isole e il dialogo costante fra terre, esprime consapevolezza dello spazio insulare e del luogo che l’eroe e il suo pubblico percepiscono come casa. Attraverso una prospettiva ermeneutica ispirata al ‘modello arcipelago’ e il ricorso ai concetti di utopia e di eterotopia, il volume mostra come le isole del nostos rimandino a Odisseo e al pubblico visioni alternative di loro stessi e delle società di cui fanno parte. In questo modo tali terre sembrano assumere i tratti di quello che Foucault ha definito ‘specchio’: un luogo senza luogo, ma che esiste realmente. Frammenti differenti di ordini possibili.